“L’11 dicembre del 1969 viene approvato dal Senato LO STATUTO DEI LAVORATORI. Lo statuto dei lavoratori, redatto da Gino Giugni, stabilisce, in primo luogo, la libertà di opinione del lavoratore. L’articolo 1 dice che i lavoratori, hanno diritto, nei luoghi dove prestano la loro opera, di manifestare liberamente il loro pensiero, senza distinzione di opinioni politiche, sindacali e di fede religiosa, cosa che viene ribadita anche nell’articolo 8, quello sul divieto di indagini sulle opinioni dei lavoratori. L’allarme e lo sconforto della categoria degli industriali sono addirittura telegrafati da Costa, presidente della Confindustria, a Saragat, presidente della Repubblica. Lo statuto è una grande conquista, ma non c’è tempo per festeggiarla, mancano poche ore al giorno dell’orrenda strage a Milano. Alle 16 e 37 una bomba esplode nella sede della Banca Nazionale dell’Agricoltura in piazza Fontana. 17 morti e 88 feriti. Finisce l’Autunno caldo ed iniziano gli anni di piombo.” [da SCIOPERO – Back readings Cap.1]
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